Stradivari - 17/09/2022
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17 settembre 2022
"Stradivari per il Coro Città di Rivarolo"
Rivarolo Canavese
Chiesa di San Francesco ore 21
Direttore: M.° Mauro Ivano Benaglia
Violini Stradivari: Antonio Stradivari del 1667 e Omobono Stradivari del 1730
Orchestra: Accademia Concertante d’Archi di Milano
I violini sono fatti di legno. Il legno è vivo: se non li fai suonare, muoiono. Lo afferma Mauro Ivano Benaglia, direttore d’orchestra e presidente dell’Accademia Concertante d’Archi di Milano. L’associazione ha uno scopo ben preciso: portare gli strumenti ad arco, in particolare i preziosi Stradivari, vicini al grande pubblico. Benaglia, milanese, 55 anni, nato professionalmente al Conservatorio, già nel 1985 dirigeva i suoi compagni: «Non sul palco ma nella vita, per dar corpo ai sogni e alle aspirazioni. Abbiamo fatto un sodalizio con i colleghi di corso: uno per tutti, tutti per uno. Mandare in scena violini, viole e contrabbassi è stato un volere comune. Così è nata l’Associazione. Anche per avere più occasioni di suonare, per fare più concerti, con quella voglia di riuscire che si ha da ragazzi. Ed è stato un successo». Insieme a lui adesso c’è un giovanissimo talento, eccellenza italiana già riconosciuta all’estero: anche lui milanese, una famiglia che lo ha educato alla musica e con il Conservatorio alle spalle, Lorenzo Meraviglia ha cominciato all’età di quattro anni con un mini violino: oggi ha in affidamento gli Stradivari più preziosi al mondo. «Suonare queste opere d’arte è una sfida che ho accettato. Non si può sbagliare: sono puledri di razza, vanno addomesticati, solo allora rendono al meglio».
La storia di Mauro Benaglia e di Lorenzo Meraviglia ha dei punti in comune: Mauro è stato il più giovane direttore d’orchestra (diplomato a Vienna) ad esibirsi, all’età di 29 anni, alla Scala. Lorenzo è già considerato, a soli 23 anni, tra i migliori violinisti al mondo. E Il progetto «Uno Stradivari per la Gente», voluto e ideato dal presidente, è diventato un marchio di successo. «Il nostro scopo principale — racconta Benaglia — è portare fuori dalle teche gli Stradivari e farli arrivare tra la gente. Siamo ad oltre 100 appuntamenti ogni anno tra concerti e audizioni straordinarie, anche in note trasmissioni televisive. Abbiamo preso aerei per tutto il mondo ma è in America che questo brand italiano ha fatto furore». «Sto suonando uno “Stradivari Omobono” – prosegue Lorenzo – un violino speciale costruito nel 1730 dal liutaio cremonese, insieme al figlio. Valore inestimabile. Arriva da una collezione privata d’oltreoceano. Quando sono in scena ho una guardia giurata alle spalle». I concerti dell’Accademia hanno avuto palchi d’eccellenza: «Per primo il nostro Duomo — ricorda Benaglia — e poi San Marco a Venezia, Piazza Navona nella capitale, il tour a San Pietroburgo. La consacrazione però è stata a New York. Gli applausi al Carnegie Hall, nel 2019, ci hanno dato il podio mondiale». L’Accademia ha oltre 300 tra musicisti e coristi. «Ci accomuna una passione: fare ascoltare il suono unico, cristallino, penetrante degli Stradivari nel mondo».